mercoledì 31 marzo 2010

peggio



Mi chiedo è peggio essere adolescenti
o
genitori di adolescenti
e nello specifico
mamma di due adolescenti
e anche in anticipo!
Non ne posso piu'!
Non voglio studiare.... voglio le magliette le scarpe e vattelapesca di marca......
( il maschio)
mi giro e si è rifatta le sopracciglia,
- non voglio vedere la stanza in quelle condizioni!-
- e tu non guardarla!
Il trucco ........
vai a toglierti il trucco!
E se lo rimette quando è fuori!
per non parlare dei calzoni .... calati!
Voglio dimettermi da mamma!

venerdì 19 marzo 2010

Auguri

AUGURI A TUTTI I PAPA'

e' una festa diventata così silenziosa......
perchè?
Era così bello quando ero piccola io
allora si festeggiava

domenica 14 marzo 2010

Il tritacarne


Il tritacarne per il momento l'ho messo nell'armadio.
Tempo fa tramite un rigoroso regime dietetico persi i chili in eccesso, fu un successo ancora più grande perché con il mio dimagramento mi tirai dietro due delle mie più care amiche e mia sorella.
Ovviamente perdere i chili serve solo se successivamente cambi la tua vita in modo da non doverli più riprendere.
Uno di questi cambiamenti è stato l'inserimento di almeno 45 minuti di Wolking al giorno, ho praticato la camminata prima con un'amica, poi da sola e ora con un'altra amica che ne ha portato un'altra; ammetto che camminare nel parco a ritmo sostenuto mi piace da impazzire ma..... ci sono degli effetti collaterali.
Qualche volta,
se riusciamo a ritagliarci uno spazietto in più decidiamo di andare al centro commerciale prima di rientrare a casa.
Proprio all'ingresso del gigante della distribuzione c'erano i casalinghi.
Io e la mia amica,
da sole,
senza marito o figli che ci distogliessero,
con le carte di credito nelle tasche, siamo impazzite.
Pentole, coltelli, piatti, pattumiere spremi agrumi.....contenitori ... tanto di quel ben di Dio sotto i nostri occhi.
Ci aggiravamo tra gli scaffali e gli stand, abbagliate e in preda al piacere quasi da orgasmo interrotto dalle telefonate dei nostri figli che ci rivolevano a casa, Uffi!
Mi sono trattenuta!
Ho comprato solo : la paellera, un tappo di plastica forato per scolare i barattoli di legumi, una mini pattumiera, un affila coltelli, due pirofiline per il microonde e il tritacarne.
Allora, l'affila coltelli l'ho provato non è che mi abbia convinto tanto.....
La paellera, mi ha veramente soddisfatto! Con la scusa che mi sono comprata la pentola finalmente ho fatto la paella!
Ovviamente non quella originale, sono incapace per natura a seguire pedissequamente qualsiasi cosa e ancora meno le ricette che adatto sempre alla situazione.
In questo caso, dovendo fare un piatto da mangiare tutti, anche quelle bestioline dei miei figli, ho dovuto omettere qualche ingrediente.
Anche senza i piselli e i peperoni che ho aggiunto in seguito nel mio piatto e in quello di mio marito era buonissima!
Sicuramente diventa uno dei miei piatti del Sabato o della Domenica.
Il tritacarne........
Mia madre lo ha sempre avuto, ma lei aveva quello di ferro che usava per i pomodori e per le salsicce....
Che io non faccio! E il mio è anche di plastica.
Dopo che l'ho comprato almeno una volta lo devo usare, e qualcosa me la devo inventare da fare con il tritacarne.....

giovedì 4 marzo 2010

attuale situazione politica...




Quando ero ragazzine c'era un curioso pupazzo a forma di uccello, uffi! non riesco a ricordarmi il nome, eppure ha fatto parte dei miei ricordi televisivi...
Comunque, dopo un pò gli si faceva la stessa domanda:
" (nome che non ricordo) cosa ne pensi dell'attuale situazione politica?" e lui... faceva il becco buffo..
La storia delle candidature regionali attuali mi ha lasciato, come un retrogusto strano...
C'era un articolo che nelle mie peregrinazioni di informazione "alternativa", mi era rimasto impresso, articolo che faceva un nome che all'epoca sembrava non entrarci......
E se invece c'entrasse qualcosa?
http://disinformazione.it/Nuovo%20Ordine%20Mondiale.htm

martedì 2 marzo 2010

Gobekli Tepe


Una delle mie "malattie", le chiamo così perchè sono passioni che quasi mi tengono scollegata dal mondo, nel senso che adempio a tutte le mie funzioni di donna, moglie madre e professionista, ma la testa è da un'altra parte,
scrivevo
una delle mie malattie è la ricerca delle origini dell'umanità!
Meno male che non sono la sola!
Ogni tanto mi devo disintossicare, e mi dedico a qualcosaltro, ma poi torno....
Ho ripreso in mano il libro di Zecharia Sitchin. " il giorno degli Dei",
stavo giusto facendo una riflessione su qualcosa che aveva scritto riguardante la crisi che investì l'Egitto nel 2160 a.c., L'autore contrappone alla teoria dei cambiamenti climatici, come causa della crisi, una crisi religiosa che causò una rottura politica e sociale, quando mi imbatto per altri motivi su Gobekli Tebe.
Lo so!
Lo so!
Si aprono sempre altri mondi!
Comunque adesso ho materiale nuovo di cui drogarmi.
E' interessante, questa scoperta di Gobleki, in particolare per la teoria, che a detta di alcuni autori , ma sono notizie appena prese dalla rete tutte da verificare, che riscriverà l'archeologia...
Ovviamente quando gli archeologi anziani saranno tutti morti!
La nuova teoria che sembrerebbe saltare fuori da questo sito archeologico
è che la religione sia stato il motivo per il quale gli uomini hanno sentito il bisogno di una organizzazione sociale, sino adesso si è sempre pensato che al contrario, solo dopo essersi organizzati iniziarono a seguire una religione o a costruire templi......
Mi chiedevo già da tempo, se la crisi economia e finanziaria dei nostri giorni non potesse essere stata scatenata da una precedente caduta di valori religiosi di noi Occidentali.
link interessanti


http://www.smithsonianmag.com/multimedia/photos/?c=y&articleID=30706129&page=7

senza mutande- 3° e ultima parte


L'hotel è situato sul mare, in una piccola e deliziosa caletta, ha una vista mozzafiato, però non è di prima categoria è un tre stelle, questo mi lascia perplessa, quello sembrerebbe essere un uomo abituato a ben altro.
Alla reception, chiedo del Signor Antonio De Montis Rocca,
l'impiegato mi chiede :" lei è la dottoressa Decortes ?
Al mio cenno di assenso
- Il dottor Rocca la sta aspettando, venga l'accompagno.

Attraversiamo l'atrio, e usciamo nel giardino roccioso sul mare, il profumo della salsedine mi arriva alle narici il freddo della sera mi fa rabbrividire, mi stringo l'impermeabile addosso ma è troppo leggero per quell'ora,
arriviamo a quella che sembra essere una dependance, all'ingresso l'impiegato suona il citofono:

" dottor Rocca, è arrivata la dottoressa Decortes"

La porta si apre e l'impiegato va via,
entro, c'è un piccolo disimpegno poco illuminato e un'altra porta accostata, la apro.

Un grande salone rettangolare, pieno di scatole, scaffali, scrivanie e strani macchinari, quasi fosse una sala in cui si effettuano autopsie, non c'è luce naturale, anche la temperatura sembra artificiale, e non sbaglio perché il dottor Rocca si avvicina a me, chiude la porta con prontezza e mi spiega che la temperatura lì deve rimanere costante, come costante deve rimanere l'umidità e la luminosità.

Mi accompagna attraverso un corridoio, entriamo in un altro grande salone,

un salone con una parete di cristallo trasparente affacciata sul mare, questo è quello che mi colpisce insieme al calore della stanza.

Mi guardo intorno, dopo essermi ripresa dallo spettacolo della natura,

a destra, una scrivania con il piano in cristallo e la base costituita da quella che sembra essere la radice di un tronco, sopra un pc con uno schermo extra large e ultrapiatto, attorno decine e decine di volumi aperti, sulla scrivania, per terra, sulle sedie; addossate alla parete una dozzina di statue, raffiguranti la dea madre.

Alla mia sinistra, un grande divano di pelle scura, che mostra i segni del tempo e dell'usura e due porte,

al centro un grande caminetto di forma un po' insolita inserito in una piccola parete divisoria, tra la zona lavoro e la zona relax.

Mi fa accomodare su divano, prende l'impermeabile e chiede se gradisco un the o una cioccolata.

Distrutta! Ecco come mi sento e anche affamata e bisognosa di un doccia rilassante.

" La cioccolata va bene, grazie" mentre cerco di accennare un sorriso .....

Prende, quello che sembra un cellulare dal tavolino di fronte al divano :

" Giovanni, potresti portarci due cioccolate .... Si ... va bene"

Lo osservo: l'aria è quasi più stanca della mia, si vedono le rughine attorno agli occhi e alla bocca, due solchi poi, segnano la fronte dandogli l'aria preoccupata.

Indossa un jeans, che sembra abbia conosciuto giorni migliori e una maglietta nera.

Ai piedi un paio di calze scure e niente scarpe!

Malgrado il suo abbigliamento ha l'aria elegante, come se portasse il frac.



Prende uno sgabello, dopo averlo liberato da un volume aperto, è un pezzo molto particolare, sembra antico con delle strane incisioni.

Si siede di fronte a me e mi guarda dritto negli occhi:

" Ha l'aria stanca, e mi rendo conto di aver abusato della sua gentilezza, mi rendo anche conto che parlare di lavoro in questo frangente può essere controproducente ....."

Arriva Giovanni, strano personaggio, alto circa un metro e settanta, sulla settantina, tarchiato e a disagio nei panni del cameriere.

Poggia sul tavolino un vassoio con due belle tazze fumanti di cioccolata, un bricco di panna, e dei piattini pieni di datteri, frutta secca biscottini e due fette di torta di mele ....

Va via, Il Dottor Rocca aspetta il rumore della porta che si chiude e mi porge una tazza,

il calore dalla cioccolata, attraverso la porcellana, arriva alle mie mani, Lui prende la sua e mi guarda, sento un po' di disaggio, avverto tra noi, qualcosa come una corrente elettrica, di tipo alternato, che sembra avvicinarci e respingerci al medesimo istante.

Continua :

"Ho preparato una bozza di lettera di incarico e una proposta di parcella, insieme ad una lettera sulla segretezza, anzi sarebbe meglio firmare prima quest'ultima, in maniera tale che possa spiegarle meglio il lavoro che dovrebbe svolgere e poi verificare meglio i termini dell'accordo.

Potrebbe portarseli a casa e domani mattina leggere senza fretta, in maniera da poterne discutere con calma a pranzo , le andrebbe essere mia ospite?"

- Questo sta esagerando!

Ma nulla nel suo modo fa pensare ad un tentativo di corteggiamento o altro ..... Credo stia semplicemente tentando di monopolizzare il mio tempo.

Mi fa un cenno verso la scrivania, dove si vede una cartellina .... Poi girandosi verso me

Vede la busta della merceria e sorride:

" La ringrazio di essersene presa cura"

Arrossisco e ....

" dovrei dirle che ..., sapevo già da stamattina cosa c'era in quella busta, lei ....

Ecco lei ... erano le mie ... no ecco, insomma ne ho indosso una!"

Mi guarda tra lo stupito e ... vedo che sta tentando di controllarsi.. e anche io.

Gli spiego il mio problema della biancheria e l'intoppo di stamattina e ...

Gli chiedo : " ma scusi a lei, a cosa servono?"

Mi prende per mano e mi aiuta ad alzarmi dal divano:

" cosa ne dice se iniziasse a chiamarmi Antonio e io la chiamassi Sara?"

"Per me va bene" rispondo anche se penso

- Troppa confidenza! Attenta!

Si avvicina alla scrivania e mi indica le statue della Dea Madre,

" sa cosa rappresentano?"

Faccio un segno di assenso con il capo

" la Dea madre è la mia ossessione personale!"

Il materiale con cui sono fatte quelle mutande, è stato studiato e realizzato per la conservazione di un certo tipo di reperti antichi, solo successivamente se ne sono scoperte le caratteristi che che ne fanno un tessuto adatto per un particolare tipo di pelle ..... che solo poche donne hanno.

E giuro che adesso è lui ad arrossire!

Il mio trasloco qui, ha comportato purtroppo la perdita di alcuni di questi tessuti, quando ho chiamato il laboratorio che li produce, mi ha detto che avrei potuto trovarlo sotto forma di mutande in quella merceria ."

Apre un cassetto della scrivania, ne tira fuori un contenitore in legno intarsiato, e lo apre ....

Ne tira fuori qualcosa che è dentro un sacchetto di .... Non so che tessuto sia, poi da dentro qualcos'altro .. e poi salta fuori una statuina di circa 11 centimetri raffigurante

Una donna con un bambino, di un materiale che non ho mai visto! Quasi fluorescente che cattura la luce.

I suoi occhi sono due laghi profondi, si vede che è turbato :

" Questo reperto , è nelle mie mani, semplicemente perché l'archeologia ufficiale , si rifiuta di accettarlo."

Adesso è imbarazzato e mi chiede con lo sguardo se voglio che continui.

Vorrei restare ed andarmene allo stesso tempo,

vorrei che prendesse me e mi guardasse come guarda questo magnifico pezzo di metallo.

Mentre con le mani accarezza, riverentemente la statuina riprende a parlare:

"Gli uomini primitivi adoravano le donne, perché inspiegabilmente davano la vita.

Le vedevano diventare sempre più grandi e poi nasceva un nuovo essere.

Non avevano nessuna idea del perché ciò avvenisse, istintivamente sentivano che dovevano proteggerle, per questo non abusavano di loro, come avvenne in passato quando dall'era del Toro si passò all'era dell'Ariete e dal culto della Dea madre si passò a quello del Dio della Guerra.

Mi chiedo ... - e il suo sguardo si perde nel vuoto- quando avvenne questo passaggio, forse quando l'uomo si rese conto del proprio potere riproduttivo,

forse questa scoperta lo fece sentire potente e decise di usare la sua virilità per sottomettere prima la donna e poi gli altri esseri umani .... E la Terra.

-Si riprende e mi guarda-

E' mio parere, anche se abbastanza isolato, che la simbologia taurina non sia l'immagine del Dio Toro, dio maschile della fertilità, come è scritto nei testi di archeologia ma solo la rappresentazione degli organi riproduttivi femminili.

Alcuni uomini con l'evolversi della civiltà, hanno sentito comunque la missione, chiamiamola così, del tenere vivo il culto della Dea Madre, che non sparì mai del tutto.

Se è vero, che per vivere una vita piena di significato, occorre scoprire il disegno che si è chiamati a compiere in questa vita o dimensione, come vogliamo definirla, credo che comunque bisogna per prima cosa tornare alle origini e tornare ad onorare la Dea.

Ogni donna dovrebbe cercare dentro se stessa il principio femminile che ormai si sta affievolendo, in questa civiltà in deterioramento.

La donna con il bambino è l'archetipo della femminilità, ricorda alla donna il suo compito primario che è quello di accogliere la vita e preservarla, è la coppa, il sacro Graal di questa esistenza.

All'uomo spetta il compito di onorare la Dea, di riempirne il calice per poi dissetarsi, con rispetto e gratitudine.

L'energia vitale che alberga sia negli uomini che nelle donne, deve essere usata come la cosa più preziosa per la nostra esistenza in questa dimensione terrena e ancor più per le altre dimensioni.

Chi onora la Dea ama Dio, vive in armonia e non può abusare dell'energia vitale per scopi come il potere sugli altri.

Molti non sanno che l'uso del sesso senza amore e senza rispetto apre la porta all'immondizia dell'universo, corrompendo sia gli uomini che le donne ....

E' un lungo discorso e mi spiace di aver abusato del suo tempo ...."

Rimette con reverenza la statuetta a posto, chiama Giovanni che arriva con il mio impermeabile,

mi aiuta a vestirmi ,

_" No Giovanni, accompagno io la Signora alla macchina"

Si infila un vecchio paio di scarpe da jogging un piumino e mi invita a seguirlo verso la cucina, da cui usciamo usando la porta di servizio.

-" Sara, volevo dirle che a prescindere dalla accettazione o meno del lavoro che le ho proposto,"

e fa una breve pausa, quasi alla ricerca delle parole giuste...

" Avrei veramente piacere.... "

Nel frattempo arriviamo alla mia macchina, infilo la chiave nella porta, mi giro e lo ritrovo di fronte a me.

L'aria è umida e sembra ancora più fredda della reale temperatura, sento il profumo del mare mischiato a quello della sua pelle,

sento la corrente tra noi e vorrei.......... Non lo so cosa vorrei, devo andare via!

Ripete, con gli occhi sempre più scuri e l'aria imbarazzata :" vorrei vederla anche al di fuori del lavoro!"-

butta tutto giù abbassando lo sguardo.

" lei è stata sincera, e voglio esserlo anche io, stamattina quando davanti alla merceria....."

e qui di nuovo il silenzio, imbarazzante... troppo imbarazzante

apro la portina della macchina e mi siedo, lui tiene aperto lo sportello e si appoggia al tettuccio,

" insomma, ho avuta la fuggevole vista, del velo della sua intimità..... fulvo, questo insieme alla sua intolleranza fa che lei ....."

Siamo entrambi rossi e io sono furiosa:

"Buonanotte!" dico,

lui con espressione quasi colpevole, chiude lo sportello.... Lentamente

" Non è come lei pensa.... C'è qualcosa di lei che deve sapere....."

Arrabbiata ecco come mi sento.....

Ha dato per scontato che io non sapessi

Come un qualsiasi uomo, davanti ad un bel viso e un seno prosperoso, dà per scontato che una donna per quanto intelligente possa fare solo l'esecutiva e non arrivare mai ai gradini alti della "conoscenza"

Ma lui non immagina cosa io possa sapere!

THE END

lunedì 1 marzo 2010

Senza mutande - 2 ° puntata


Oggi non solo è Lunedì, ma è anche un Lunedì sfigato!

Questo è quello che penso, mentre vado verso il bar.

Entro, avvisto il mio tavolini preferito libero, almeno quello, mi affretto e ....... con chi mi scontro per la seconda volta?

Lui, lo sconosciuto, attentatore del mio fragile equilibrio e ladro delle mie mutande!

Parlare di scontro, in realtà e eccessivo, è forse colpa mia, che avendo messo male il piede sto per perdere l'equilibri cadendogli addosso.

Lo sconosciuto, con prontezza di riflessi e agilità impressionante, riesce in qualche modo a sostenermi e ad evitare il peggio, gli sorrido timidamente, sentendo il rossore imporporarmi le guance quando mi accorgo con chi conversava davanti al caffè prima del mio ingresso:

un famoso avvocato specializzato in diritto commerciale a cui penso di essere diventata antipatica, dopo la chiusura di una pratica in maniera più favorevole ai nostri clienti che ai suoi.

Cerco di riprendere la padronanza della situazione, inspiro lentamente recitando mentalmente il mio rassicurante mantra :" siamo tutti Uno, sat nam, siamo tutti uno Sat nam ........" allungo la schiena, petto in fuori, pancia in dentro saluto cortesemente i due e vado verso l'ancora di salvezza del mio tavolino.

Poggio sulla sedia vicina la borsa da lavoro e la borsetta nel grembo, incontro lo sguardo del barista che capisce e inizia a prepararmi il solito caffè lungo, prendo l'agenda per controllare gli appuntamenti sentendomi addosso la stanchezza del fine settimana ..... fine settimana? Dell'ultimo anno! passato a lavorare senza pausa, solo per riempire il vuoto di una vita sentimentale inesistente, e colmare il dolore della perdita di qualcosa che avrebbe potuto esserci ma che non c'è stata, la mia mente si assenta un pochino dal bar sognando luoghi bellissimi e solitari, insieme ad una cane .

Vengo riportata alla realtà della giornata da una voce carezzevole che mi chiede:

"tutto bene?"

Mi accorgo che il caffè è già sotto il mio naso e forse, si sta freddando, non importa, a me piace tiepido!

Dovrebbe essere alto circa un metro e ottanta, tra i quaranta e i cinquant'anni, snello, spalle larghe, fianchi stretti, scuro di carnagione, mento volitivo, naso ..... non aquilino, non patatoso, importante , un po' largo alla base, labbra .... Leggermente carnose, ha le borse sotto gli occhi!

Ma a Lui le borse sotto gli occhi stanno bene! Gli occhi, caldi e inquietanti e allo stesso tempo rassicuranti.

Con un cenno della mano, gli faccio capire che può accomodarsi.

Si siede di fronte a me, poggia la busta della "mia" merceria sulla sedia accanto, il mio sguardo viene colpito, come ipnotizzato, dalla manica dell'impermeabile che sale leggermente e che lascia intravedere la manica della giacca grigia, che sale leggermente, che lascia intravedere il polsino della camicia bianca, che sale leggermente, che lascia intravedere un pezzo di polso.

Del polso, di misure perfette si vede la folta peluria nera che da lì si dirada per il resto delle mani, mani lunghe agili e grandi. La lunghezza delle dita si equipara a quella del palmo, c ‘è armonia in quelle mani, e anche qualche callo! Pur essendo abbastanza curate si vede che sono usate anche per lavori non proprio intellettuali!

Infila la mano, dentro la giacca, all'altezza del cuore e ne estrae un biglietto da visita.

Si presenta: " Antonio De Montis Rocca " mentre con una stilografica, quasi apparsa dal nulla, scrive qualcosa sul biglietto.

"L'avvocato Demartis , con il quale parlavo qualche istante fa, mi ha gentilmente informato, che lei è consulente con una ottima preparazione commerciale e giuridica, benché non sia

un' avvocato, - e con uno sguardo scherzoso aggiunge - forse proprio per quello! , molto brava con i numeri, e che potrebbe fare al caso mio."

Il mio sguardo si fa interrogativo mentre prendo il suo biglietto da visita, dove vi leggo scritto a penna, domicilio provvisorio Hotel Belvedere-

Mi presento a mia volta:

" Sara Decortes" senza usare nessun titolo, ma lui:

" Dottoressa, mi trovo a Cagliari per concludere una importante transazione, purtroppo, la collaboratrice che sempre mi segue, ha avuto seri problemi di salute,,

parlavo proprio di questo con l'avvocato Demartis , che segue la parte legale della transazione, e lui mi ha consigliato che lei, dottoressa, potrebbe sostituire la mia collaboratrice.

Stasera, alle 19,00 se fosse così cortese da passare nel mio domicilio, potrei spiegarle meglio i termini dell'accordo , preparare una lettera d'incarico e stabilire il suo compenso, lo so, sarebbe più corretto che venissi io nel suo studio e parlassi con il socio anziano, ma proprio non posso ....

La prego mi aiuti."

Lo sguardo adesso è esitante, non sa cosa aspettarsi, si fa quasi implorante e io sono confusa!

Cosa vuole questo da me? Io non lo conosco, vuole che vada da lui, ma cosa ha in testa?

E poi stasera non so neanche a che ora termino e sono stanca, e voglio una vacanza e voglio avere un cane che quando rientro a casa scodinzoli!

Non voglio altro lavoro!

Sto pensando a tutto questo mentre sento la mia voce che dice

" Non so se posso dati gli attuali impegni, ma le faccio sapere qualcosa questo pomeriggio al cellulare, solo una cosa ........"

ma il mio cellulare squilla e lui con un sorriso va via, dimenticandosi la busta con dentro le mutande.

Piccolo colpo di fortuna per me, forse la giornata inizia a girare per il verso giusto!

Mi carico di tutte le borse e velocemente in studio, nel bagno, a mettermi le mutande!

Giusto in tempo per il colloquio preliminare all'incontro, con il socio anziano.

Dopo esserci messi d'accordo sulla linea da seguire, gli parlo dello strano incontro al bar e della, per me indecente ,proposta ricevuta.

Ascolta con attenzione e senza dir niente prende il telefono per parlare con un suo carissimo collega, chiedendogli notizie del Signor Antonio De Montis Rocca.

Le notizie sono piuttosto buone, ottime anzi, si tratta di persona rispettabile che tratta affari a livello internazionale nel campo delle opere d'arte.

Mi guarda con dolcezza dicendomi:

"più che di altro lavoro avresti bisogno di una vacanza, oggi poi, hai un'aria non proprio rilassata, ma se questa cosa ti potrebbe interessare, vediamo cosa si può fare, va bene? Pensaci."

Nel frattempo, squilla il campanello e la segretaria accompagna il cliente nella sala riunioni.

Alle 16, il collo è indolenzito e ho bisogno di un caffè, non sento neanche la fame, benché

Il tramezzino della breve pausa pranzo, fosse veramente leggero, mi assento dalla riunione e do una controllatina al cellulare che avevo lasciato nel mio studio, c'è una chiamata,

il numero non lo conosco ma .... Ho il presentimento che possa essere lo strano personaggio incontrato la mattina, a cui sono sicura non ho dato il numero!

Prendo il biglietto da visita e verifico che il numero di cellulare corrisponda, malgrado la stanchezza, sento quasi una voce, un energia qualcosa dentro me, che mi spinge verso l'accettazione di quella che potrebbe essere una strana avventura, come se quella conoscenza occasionale possa essere un segno del destino, capace di dare risposte attese da tempo.

Lo chiamo e confermo l'appuntamento per le 19, pur sapendo che non sarei potuta neanche passare a casa per una rinfrescata.

Lui, con voce leggermente imbarazzata:

"Dottoressa .... (sospira) mi ha gentilmente dato il suo numero di telefonino l'avvocato Demartis, ecco .... Volevo chiederle, la busta della merceria, che stamani ho dimenticato al bar, l'ha presa lei? Per me è di vitale importanza rientrare in possesso del contenuto di quella busta"

•- " o no! Penso, rivuole le mie mutande, le sue a dire il vero ...... Ma cosa se ne farà? Avrà una moglie? Una figlia? Qualcuna con lo stesso mio problema? E adesso cosa gli dico? Che ho aperto la busta e che ne ho usata una?.....!

Rispondo:

"Si ho preso io la busta, la porterò da lei stasera!"



tutto
Senza mutande 1




Lcossa


Croissant surgelati cotti nel forno a microonde!


Avete presente quei croissant che si trovano nel banco dei surgelati, pronti per essere cotti?
In pratica ormai anche nei bar usano quelli;
Mio figlio maschio impazzisce per il croissant e io sino all'anno scorso ogni tanto lo accontentavo, sino a quando il forno multifunzione che prendeva temperatura in meno di dieci minuti non si è rotto!
Il forno che smise di funzionare era un microonde di quelli supercompleti con anche la funzione solo cottura ventilata, questo mi permetteva di cuocere uno due o tre cornetti senza un consumo eccessivo di corrente;
Non lo abbiamo portato ad aggiustare, ma lo abbiamo sostituito con un semplice forno whirpool a cottura combinata, mantenendo la vecchia teglia che fa la funzione crisp (anche se di marca diversa funziona uguale).
Come al mio solito, avevo fatto una ricerca sulla rete per verificare la possibilità di cuocere tali cornetti nel microonde, ma tutti sconsigliavano vivamente l'esperimento!
Comprai il pacco dei croissant ugualmente pensando di sperimentarne la cottura nella macchina del pane, che consuma pochissimo!
Però mi dimenticai di avvisare mia figlia, anche perchè lei non è golosa di dolci.
Misi il pacco dentro il freezer, questo di venerdì sera....
La domenica mi sveglio con il profumo dei croissant che inonda la casa......
Viene mia figlia a svegliarmi con il caffè e le chiedo:
" Papà sta cuocendo i croissant?"
-" No mamma li ho cotti io"
" Tu? - ha 11 anni e non voglio che tocchi il forno grande senza la mia assistenza- ti sei fatta aiutare da papà?"
- "No..... perchè?"
Un dubbio mi sorge
" Come li hai cotti?"
e lei ... innocentemente
"Nel microonde....."
" Come nel micro.... e come ti sono venuti? fammene vedere uno!"
Lei mi guarda non capendo le mie perplessità:
" Sono usciti bene, li ho fatti con il combinato tre minuti! Aspe' che te lo porto!"
Meno male che non l'avevo avvertita che non si potevano fare!
E adesso per tutti quelli che volessero provare:
1)Scaldare il piatto crisp (lo ripeto quello che uso io è la teglia dorante del panasonic che ha avuto un guasto e il forno che uso io non ha la funzione crisp ma solo combinata)
ho fatto tre minuti di riscaldamento
2) mettere il cornetto nella teglia nel forno con la griglia alta
3) tre minuti di cottura combinata

Eccolo qui mentre cuocendo si gonfia!

e qui eccolo cotto perfettamente e triplicato di volume!
- una persona ha lasciato un commento che purtroppo ho cancellato perchè pensavo fosse il responsabile del blocco commenti
-In questo commento la persona faceva presente di aver seguito il mio procedimento con un forno whirpool ultima generazione ed essersi ritrovato con un cornetto rimpicciolito e quasi carbonizzato al centro.
Io questi risultati li ho ottenuti con un forno whirpool  di quelli che nn hanno la funzione crisp ma la sola possibilità del combinato: micro+grill.
Immagino, dato il risultato che con un forno di ultima generazione ci sia qualcosa di automatico e cmq per la mia esperienza in quel caso ridurrei la potenza delle microo, lasciando i minuti inalterati, che servono per la doratura con il grill

Pulire L'argento




Ebbene si! Ho iniziato le pulizie di primavera in anticipo, viste queste belle giornatine calde e profumate.
Quest'anno mi sono fatta aiutare dai miei pargoli a cui servono i soldini per le stupidaggini che io non voglio soddisfare!
Ovviamente avrei fatto prima a farmi le pulizie da sola, ma loro devono imparare!
bando alle ciance, ecco un sistema per la pulizia dell'argento,
rapido
economico
ed
efficace
occorrente:
Una bacinella di plastica
alluminio da cucina
soda solvay (ma pare che si possa usare anche il sale o il bicarbonato, che io non ho provato)
acqua calda

Istruzioni
Foderare la bacinella con l'alluminio
versare la soda, circa tre cucchiai
versare l'acqua calda (molto calda)
immergere l'argenteria




Il secchiello del ghiaccio è veramente nero!
Lasciare in ammollo circa 5 minuti.....
e come per miracolo almeno il 90% del nero va via!


La mia bacinella di plastica non era abbastanza grande, quindi il secchiello del ghiaccio ho dovuto girarlo......
Comunque, una volta che il nero è andato via, si toglie
si lava e si asciuga.
Per i perfezionisti, mettiamola così si può ulteriormente lucidare a specchio
o con i prodotti specifici o con del dentifricio :-)