giovedì 12 agosto 2010

conosci te stesso....



Conosci te stessa.....
Credo veramente di conoscermi poco... e quando esco dal normale tran tran del quotidiano osservo degli atteggiamenti e delle sensazioni su di me che credevo di non avere, a volte faccio delle cose che la parte di me razionale prende in giro.
A dire il vero non so se sono quella razionale o... l'altra!
Vacanze,
partenza
preparazione dei bagagli:
30% abbigliamento
50% pentolame, fornetti vari e i famosi coperchi magici...
20% cura del corpo
La seconda voce, giustificata, forse... e dico forse, dal fatto che nel residence dove andiamo l'attrezzatura (che c'è) non è tecnicamente sufficiente......
La mia parte razionale si chiede come mai gli altri a pranzo mangiano il solito panino e cucinano qualcosina la sera o prenotano una pizza?
E quando dopo 5 minuti che sono arrivata mi metto il grembiule?
Ebbene si anche quello
E pensare che mi sento ridicola anche mentre lo indosso.....
Però è una delle mie grandi passioni......
Mi chiedo sino a che punto questi atteggiamenti non siano dei condizionamenti interiori, che denunciano una incapacità a godermi il meritato riposo.
Mentre scrivo, e non volevo scrivere di questo ma di una bimba bellissima di 19 mesi che mi ha intenerito il cuore.... ma è un'altra storia... (in generale non impazzisco per i bambini piccoli),
mentre scrivo, forse riconosco il condizionamento.
Provengo da una famiglia, o meglio, sono figlia di un padre, gran lavoratore, che ha sempre considerato il lavoro, (e forse il lavoro fisico in particolare) come misura di una persona: più lavori e più vali.
Questo indipendentemente, da quanto uno potesse guadagnare o a che cosa il lavoro potesse servire.
- sto facendo un'analisi qui a cuore aperto-
Non ho mai visto i miei genitori prendersi una vacanza, se non adesso dopo i 70 anni, quando si concedono il lusso di un viaggio all'anno.
per noi non ci sono mai state le vacanze al mare, se non la gita al mare la domenica e al contrario le vacanze dalla scuola le abbiamo usate sempre per lavorare nell'attività dei miei genitori,
ho visto mia madre lavorare sino all'ultimo giorno di gravidanza e riprendere qualche giorno dopo, e io ho fatto la stessa cosa.... forse anche un po peggio, visto che mi sono portata il lavoro in clinica :-).
Che le pentole e il grembiule mi servono per giustificare le vacanze?
per non sentirmi in colpa poco produttiva inutile e darmi così un valore?........
mmmm, può essere....