lunedì 26 dicembre 2011

Cronache di un Natale ordinario


Ovviamente il menù delle feste è stato stravolto.
I miei sono arrivati venerdì, io che dovevo terminare ancora del lavoro in ufficio e fare ancora degli acquisti.
Mia madre che è venuta con la precisa, ma proprio precisa intenzione di prepararmi i ravioli e lasciarmene una bella scorta nel freezer, non ha mollato!
Oggi Santo Stefano, ho le mani tutte raggrinzite dalle faccende domestiche.
Pur avendo caricato la lavastoviglie a manetta, le pentole da lavare sembravano non finire mai.
Venerdì, è stata la volta delle figlie di mio marito, perché non potevano venire per Natale,
sono riuscita a fare un "succu rattau" e patate con brodo di cozze veramente delizioso!
Era da molto che ci pensavo, mi riferisco a questa combinazione.
"su succu rattau" è una minestra che viene fatta nel centro Sardegna: in Italiano viene tradotto con mezzana grattata, qui a Cagliari, viene tostata e si chiama fregola, viene servita generalmente con le arselle.
Le patate, stemperano il sale del brodo delle cozze.
Con mamma abbiamo fatto anche un fritto di polpo e mangiatutto.....
E' una prima previgilia è andata.
Dicevo che il mio menù è stato stravolto perché mia mamma, non solo si è fissata con i ravioli, ma è arrivata, con la carne di cinghiale, che abbiamo usato per il sugo, e un intero agnello, che abbiamo dovuto cucinare in tre modi diversi : arrosto con patate, in verde, con i carciofi (ne abbiamo per tutta la settimana).
Mia suocera, quando ha visto che ho apparecchiato con la sua tovaglia ricamata, i piatti del suo servizio e le posate d'argento era felice come una pasqua ( tutta la roba buona l'ha data a suo figlio e quindi a me) e ha mangiato come.... non lo dico!
I ravioli che mamma si è intestardita a fare era eccellenti.
Sono particolari, lei dice che nonna li faceva così e anche zia Michela, sorella di nonna; ma non so se siano una tradizione del mio paese o in uno dei posti in tutta Italia dove i miei nonni venivano trasferiti a causa del lavoro di mio nonno, che faceva il finanziare.
Il ripieno di ricotta viene aromatizzato con prezzemolo e scorza di limone.
Io adoro la scorza di limone, anche quando prendo il te al bar, e nessuno mi vede, con indifferenza mangio la fettina di limone intera.
La pasta del raviolino, come tradizione dell'isola viene fatta con il rimacinato (semola finissima) e al più con una o due uova in un chilo di farina, conditi poi con il sugo fatto con la carne di cinghiale, lascio immaginare la goduria, credo che li ricorderò.
Oggi siamo andati alla casa al mare, purtroppo l'allagamento d'autunno, l'ha resa molto meno fruibile, troppi danni! Però abbiamo acceso il forno a legna :-))
Troppo contenta, l'abbiamo fatto fare dopo Pasqua e mi limito da allora ogni tanto ad un piccolo fuocherello, in attesa del grande fuoco che è avvenuto oggi.
Chissà perchè accendere il fuoco e tenerlo vivo ha un fascino così grande....
Avevo portato dalla vecchia casa di mia nonna il vecchio braciere, che volevo tenere come pezzo d'arredo, ma oggi, dopo che ho visto tutta quella brace, non ho resistito: l'ho rimesso in uso... e dopo... neanche mia madre ha resistito: ci ha aggiunto del carbone e dello zucchero.
Siamo tornate indietro nel tempo a casa di nonna.
Quel profumo di zucchero bruciato, era come se mia nonna fosse con noi.
Associo mia nonna anche la prezzemolo, perché lei lo metteva dappertutto e ne aveva nelle mani l'aroma.
Quest'anno mi sono fatta due regali:
Una bellissima pubblicazione del Banco di Sardegna (grazie alla figlia di mio marito che ci lavora ) sui dolci e sui cestini in Sardegna. Sono due bei tomi, con una parte storica antropologica abbastanza ben fatta,e con delle foto che sono uno spettacolo. Ho dato una prima lettura alla parte storica, e mi rendo conto che sto diventando troppo pallosa. Non mi accontento più.
Sto pensando di riorganizzare la disposizione dei libri in casa e fare un settore solo per la Sardegna.
E poi a casa mi sono regalata LUI Arturo
Si l'ho chiamato Arturo, l'aspirapolvere che se ne va in giro da solo, lo "scappi" (espressione dialettale) e lui zzzzzzzzzzzzz e lui ti spazza la casa mentre tu fai altro.
Quest'anno devo fare i conti con me stessa, voglio chiudere bene l'anno e fare buoni propositi per l'avvenire.
Sono troppo stanca e insoddisfatta, devo scoprire come migliorarmi.

6 commenti:

redisaturno ha detto...

Bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa mangiareeeeeee!!!!!!! Mi viene in mente la barzelletta di cappuccetto rosso ma è meglio non scriverla perchè è leggermente scurrile.

:)

Fiore ha detto...

Re hai ragione! basta! Per la verità noi abbiamo solo cucinato e poi di mangiare ci è passata la voglia :-) e sia ieri che oggi a letto senza cena!
Ma io quella barzelletta non la conosco... me la diresti di nascosto?

detergenti professionali ha detto...

grazie delle info

redisaturno ha detto...

Io te la direi pure ma è stupidina!!

:D :D

redisaturno ha detto...

Ok, l'hai voluto tu!! :D

Per le feste natalizie la mamma di cappuccetto rosso non fa altro che cucinare per tutto il vicinato che apprezza e MANGIA tutto quello che c'è. La vigilia di Natale Cappuccetto Rosso aspetta tutta la mattina per ricevere dala mamma il cestone,pieno di roba da MANGIARE, per portarlo alla nonnina che abita nella foresta. Nel bosco incontra il lupo che ha una fame terribile perchè non MANGIA da giorni, ma riesce a eluderlo. (abbrevio la storia)
Come sappiamo il lupo MANGIA la nonnina e aspetta cappuccetto rosso per MANGIARLO. Quando poi gli eventi portano il cacciatore a uccidere il lupo e far uscire la nonnina salva dalla sua pancia dice a Cappuccetto Rosso che l'indomani organizzeranno una bella MANGIATA con quello che resta del lupo.

In quel momento Cappuccetto Rosso s'incazza come una bestia e urla..........:

BASTA MANGIAREEEEEEEEEEE MA QUI NESSUNO HA VOGLIA DI SCOPAREEEEEEEEEEE!!!!!!!!!

:D :D

redisaturno ha detto...

:D